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luglio 2016, secondo consiglio comunale dell'era Sannino, due nuovi
consiglieri e un presidente del consiglio. Seconda opportunità per
cambiare rotta ma
nulla di nuovo sotto al Vesuvio, la solita opposizione urlata e la
solita politica parlata.
Ore
17.56, arriva il sindaco Salvatore Sannino e buona parte del
Consiglio Comunale; ore 18.02, inizia il confronto e almeno, rispetto
al passato c'è una certa puntualità, vedremo se questa
corrisponderà anche ad un'effettiva sostanza. Assenti Pasquale
D'Avino e Luca Scarpato.
Sul
primo punto all'ordine del giorno ovvero l'approvazione del verbale
della seduta precedente, interviene, dai banchi dell'opposizione,
Rino Manzo dichiarando il suo disappunto e la sua contrarietà.
Innanzitutto per la mancata sistemazione delle finestre e dell'aria
condizionata, non funzionante ed effettivamente, nonostante il
proclama fatto a furor di popolo dal primo cittadino lo scorso
Consiglio, le finestre sono bloccate in maniera grezza da due viti e
gli splitter restano
ancora rotti o mal funzionanti e sostituiti da un potente
ventilatore. Ciò nonostante siamo stati freschi, magari anche per la
tenuta estiva, preventivamente approntata da molti di noi.
Manzo
continua e sottolinea che il verbale dell'ultimo Consiglio non è
stato pubblicato nell'Albo Pretorio: “Si sta violando il principio
di trasparenza!” E invita l'amministrazione ad inviare ai
consiglieri e ai capogruppo tale verbale.
Risponde
Salvatore Sannino: “Nell'intervento di Manzo c'è di tutto di più!
C'è il calore e c'è il verbale e magari se aprisse la tenda dietro
di lui avremmo più aria, anche se questo gli impedirebbe di fare le
riprese che pure sono vietate.”; “Nel giro di 10 giorni non era
possibile sostituire i profilati di alluminio.”
Poi,
relativamente alla questione del verbale, passa la parola al
segretario comunale il Dott. Iavarone, il quale spiega: “Il verbale
è ciò che scrive il segretario e non quello che dicono i
consiglieri” ed invita ad andarsi a leggere il regolamento del
Consiglio Comunale. A tal proposito interviene anche il consigliere
di minoranza Antonio Muccio: “Dobbiamo sapere quello che scrive il
segretario per poter votare.” Dalla maggioranza interviene invece
il consigliere Gianluca Sannino che si accoda a quanto detto da
Muccio ribadendo la necessità di cambiare il regolamento e con
eventuali riprese in streaming
e
la convocazione in orari accessibili per tutti. Replica Manzo:
“Allora significa che avete sbagliato in passato, quando li
pubblicavate? Così come fanno ora altri comuni che pubblicano i
verbali dei Consigli Comunali?”; “In data 31/05/2015, il
Commissario Santoriello modifica il regolamento del Consiglio
Comunale, permettendo la custodia dei verbali al Segretario e non
diffondendolo; perché volete nascondere i verbali?” Replica il
sindaco Sannino: “Ci sono state delle modifiche non fatte da noi ma
dal Commissario Straordinario e apporteremo quindi la modifica a
questo regolamento per permettere la pubblicazione dei verbali.”
Replica prontamente Manzo, senza attendere il suo turno e saltando la
moderazione della Presidente pro tempore Corinne Palumbo: “Il
Commissario stranamente ha cambiato il regolamento ma il Segretario
deve custodire il verbale ma non può non diffonderlo!” Risponde il
Segretario “La legge permette ad ogni comune di autoregolarsi”;
“C'è una differenza tra le trascrizioni che si facevano prima e un
verbale.” Interviene nuovamente Muccio: “L'attività della
Pubblica Amministrazione deve essere trasparente. Qualsiasi cosa si
fa, lei deve darne conoscenza come va data conoscenza ai cittadini,
l'obbligo fondamentale è quello di adempiere al principio
costituzionale della trasparenza. Come approviamo una cosa se poi ne
è stata redatta un'altra?” Risponde il Segretario Comunale: “Noi
non siamo un paese common
law dove
vige la consuetudine, il precedente ...” Lo interrompe Muccio: “Ma
è infatti un principio costituzionale!” Interviene Dario Scopino
per ribadire la volontà espressa dai compagni di partito nel voler
modificare il regolamento. Urla Manzo: “Voi dovete pubblicare i
verbali!”. Interviene il vice sindaco Panico ribadendo la posizione
di Scopino e rimandando al prossimo Consiglio Comunale le modifiche
del regolamento. Si vota!
Il
verbale viene approvato a maggioranza con 6 voti favorevoli e 3
contrari (i due consiglieri Filosa e Panico non votano per le loro
dimissioni, in surroga dei nuovi consiglieri, scaturiti dai primi due
dei non eletti. Il vice sindaco e l'assessore alla Pubblica
Istruzione vengono quindi inglobati nell'assise come assessori
esterni e non più come consiglieri. Dopo di ciò viene votata la
surroga dei nuovi consiglieri Parracino e Tarantino, approvata
all'unanimità ed entrano anche loro tra i banchi della maggioranza;
ma sarà anche questa legge o consuetudine?
Si
passa quindi al terzo punto all'OdG, la nomina del Presidente del
Consiglio Comunale. Anche in questo caso Manzo prende la parola,
sostenendo la candidatura della presidente pro tempore: “Visto che
la Palumbo, oltre ad essere stata la più votata dei consiglieri ha
anche dimostrato di saper ricoprire egregiamente l'incarico già per
ben due volte, dovrebbe essere lei la presidente … e non
apprezziamo la candidatura di Gianluca Sannino poiché durante le
primarie si era dimostrato molto critico nei confronti dell'attuale
sindaco”.
Interviene
Panico ma viene subito interrotto da Manzo poiché questi ritiene che
la sua attuale posizione di assessore esterno non gli dia
diritto alla parola. Risponde allora il Sindaco: “I problemi del PD
sono problemi interni, noi al nostro interno abbiamo una dialettica,
noi ci chiariamo.”; “Do atto alla Palumbo per il suo lavoro
egregio ma Sannino ha un profilo più che qualificato e ha fatto
esperienza nella precedente amministrazione.” Scopino ribadisce
quanto detto da Salvatore Sannino sottolineando laurea e competenze
del consigliere Sannino e il suo passato di capogruppo uscente.”
Manzo riprede il discorso evidenziando l'incongruenza della posizione
di Gianluca Sannino adducendo le dichiarazioni con le quali, a mezzo
stampa, criticava molti dell'attuale maggioranza e con i quali
risiede ora in Consiglio. Il Segretario Comunale prende la parola per
sottolineare il fatto che gli assessori esterni possono intervenire
prendendo la parola ma non possono votare ed è questo ciò che la
legge dice. Tocca quindi a Panico la possibilità di parlare e che
non fa altro che ripetere quanto detto dagli altri nei precedenti
interventi. Manzo lo interrompe nuovamente mentre Corinne Palumbo
cerca di moderare, calmando gli animi ed indicando ai consiglieri di
passare alla votazione del Presidente.
Alla
prima votazione, con 8 voti per Sannino e 3 per la Palumbo, non
vengono raggiunti i 2/3 delle preferenze e per questo si passa ad una
seconda votazione (terza se si considera la prima votazione svoltasi
durante il primo Consiglio) dove varrà la maggioranza assoluta dei
voti che viene riconfermata con otto voti in favore di Sannino e tre
per Corinne Palumbo. Gian Luca Sannino si insedia col suo nuovo
incarico.
Che
dire, che avremmo gradito una presenza più fresca a presiedere il
Consiglio? Magari, come è prassi, la presidenza sarebbe potuta
andare all'opposizione, quale segno di buona democrazia, ma
evidentemente anche in questa, come nella precedente amministrazione,
non si è voluto rispettare questa buona consuetudine, del resto non
siamo common
law.
D'altro canto però ci chiediamo, vista l'irruenza del consigliere
Manzo e il suo poco rispetto nei confronti di chi presiedeva il
Consiglio che cercava di moderare la seduta, chi lo avrebbe più
arginato nella sua straripante verve?
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