martedì 5 luglio 2016

San Sebastiano, si delinea il nuovo Consiglio Comunale

4 luglio 2016, secondo consiglio comunale dell'era Sannino, due nuovi consiglieri e un presidente del consiglio. Seconda opportunità per cambiare rotta ma nulla di nuovo sotto al Vesuvio, la solita opposizione urlata e la solita politica parlata.

Ore 17.56, arriva il sindaco Salvatore Sannino e buona parte del Consiglio Comunale; ore 18.02, inizia il confronto e almeno, rispetto al passato c'è una certa puntualità, vedremo se questa corrisponderà anche ad un'effettiva sostanza. Assenti Pasquale D'Avino e Luca Scarpato.
Sul primo punto all'ordine del giorno ovvero l'approvazione del verbale della seduta precedente, interviene, dai banchi dell'opposizione, Rino Manzo dichiarando il suo disappunto e la sua contrarietà. Innanzitutto per la mancata sistemazione delle finestre e dell'aria condizionata, non funzionante ed effettivamente, nonostante il proclama fatto a furor di popolo dal primo cittadino lo scorso Consiglio, le finestre sono bloccate in maniera grezza da due viti e gli splitter restano ancora rotti o mal funzionanti e sostituiti da un potente ventilatore. Ciò nonostante siamo stati freschi, magari anche per la tenuta estiva, preventivamente approntata da molti di noi.
Manzo continua e sottolinea che il verbale dell'ultimo Consiglio non è stato pubblicato nell'Albo Pretorio: “Si sta violando il principio di trasparenza!” E invita l'amministrazione ad inviare ai consiglieri e ai capogruppo tale verbale.
Risponde Salvatore Sannino: “Nell'intervento di Manzo c'è di tutto di più! C'è il calore e c'è il verbale e magari se aprisse la tenda dietro di lui avremmo più aria, anche se questo gli impedirebbe di fare le riprese che pure sono vietate.”; “Nel giro di 10 giorni non era possibile sostituire i profilati di alluminio.”
Poi, relativamente alla questione del verbale, passa la parola al segretario comunale il Dott. Iavarone, il quale spiega: “Il verbale è ciò che scrive il segretario e non quello che dicono i consiglieri” ed invita ad andarsi a leggere il regolamento del Consiglio Comunale. A tal proposito interviene anche il consigliere di minoranza Antonio Muccio: “Dobbiamo sapere quello che scrive il segretario per poter votare.” Dalla maggioranza interviene invece il consigliere Gianluca Sannino che si accoda a quanto detto da Muccio ribadendo la necessità di cambiare il regolamento e con eventuali riprese in streaming e la convocazione in orari accessibili per tutti. Replica Manzo: “Allora significa che avete sbagliato in passato, quando li pubblicavate? Così come fanno ora altri comuni che pubblicano i verbali dei Consigli Comunali?”; “In data 31/05/2015, il Commissario Santoriello modifica il regolamento del Consiglio Comunale, permettendo la custodia dei verbali al Segretario e non diffondendolo; perché volete nascondere i verbali?” Replica il sindaco Sannino: “Ci sono state delle modifiche non fatte da noi ma dal Commissario Straordinario e apporteremo quindi la modifica a questo regolamento per permettere la pubblicazione dei verbali.” Replica prontamente Manzo, senza attendere il suo turno e saltando la moderazione della Presidente pro tempore Corinne Palumbo: “Il Commissario stranamente ha cambiato il regolamento ma il Segretario deve custodire il verbale ma non può non diffonderlo!” Risponde il Segretario “La legge permette ad ogni comune di autoregolarsi”; “C'è una differenza tra le trascrizioni che si facevano prima e un verbale.” Interviene nuovamente Muccio: “L'attività della Pubblica Amministrazione deve essere trasparente. Qualsiasi cosa si fa, lei deve darne conoscenza come va data conoscenza ai cittadini, l'obbligo fondamentale è quello di adempiere al principio costituzionale della trasparenza. Come approviamo una cosa se poi ne è stata redatta un'altra?” Risponde il Segretario Comunale: “Noi non siamo un paese common law dove vige la consuetudine, il precedente ...” Lo interrompe Muccio: “Ma è infatti un principio costituzionale!” Interviene Dario Scopino per ribadire la volontà espressa dai compagni di partito nel voler modificare il regolamento. Urla Manzo: “Voi dovete pubblicare i verbali!”. Interviene il vice sindaco Panico ribadendo la posizione di Scopino e rimandando al prossimo Consiglio Comunale le modifiche del regolamento. Si vota!
Il verbale viene approvato a maggioranza con 6 voti favorevoli e 3 contrari (i due consiglieri Filosa e Panico non votano per le loro dimissioni, in surroga dei nuovi consiglieri, scaturiti dai primi due dei non eletti. Il vice sindaco e l'assessore alla Pubblica Istruzione vengono quindi inglobati nell'assise come assessori esterni e non più come consiglieri. Dopo di ciò viene votata la surroga dei nuovi consiglieri Parracino e Tarantino, approvata all'unanimità ed entrano anche loro tra i banchi della maggioranza; ma sarà anche questa legge o consuetudine?
Si passa quindi al terzo punto all'OdG, la nomina del Presidente del Consiglio Comunale. Anche in questo caso Manzo prende la parola, sostenendo la candidatura della presidente pro tempore: “Visto che la Palumbo, oltre ad essere stata la più votata dei consiglieri ha anche dimostrato di saper ricoprire egregiamente l'incarico già per ben due volte, dovrebbe essere lei la presidente … e non apprezziamo la candidatura di Gianluca Sannino poiché durante le primarie si era dimostrato molto critico nei confronti dell'attuale sindaco”.
Interviene Panico ma viene subito interrotto da Manzo poiché questi ritiene che la sua attuale posizione di assessore esterno non gli dia diritto alla parola. Risponde allora il Sindaco: “I problemi del PD sono problemi interni, noi al nostro interno abbiamo una dialettica, noi ci chiariamo.”; “Do atto alla Palumbo per il suo lavoro egregio ma Sannino ha un profilo più che qualificato e ha fatto esperienza nella precedente amministrazione.” Scopino ribadisce quanto detto da Salvatore Sannino sottolineando laurea e competenze del consigliere Sannino e il suo passato di capogruppo uscente.” Manzo riprede il discorso evidenziando l'incongruenza della posizione di Gianluca Sannino adducendo le dichiarazioni con le quali, a mezzo stampa, criticava molti dell'attuale maggioranza e con i quali risiede ora in Consiglio. Il Segretario Comunale prende la parola per sottolineare il fatto che gli assessori esterni possono intervenire prendendo la parola ma non possono votare ed è questo ciò che la legge dice. Tocca quindi a Panico la possibilità di parlare e che non fa altro che ripetere quanto detto dagli altri nei precedenti interventi. Manzo lo interrompe nuovamente mentre Corinne Palumbo cerca di moderare, calmando gli animi ed indicando ai consiglieri di passare alla votazione del Presidente.
Alla prima votazione, con 8 voti per Sannino e 3 per la Palumbo, non vengono raggiunti i 2/3 delle preferenze e per questo si passa ad una seconda votazione (terza se si considera la prima votazione svoltasi durante il primo Consiglio) dove varrà la maggioranza assoluta dei voti che viene riconfermata con otto voti in favore di Sannino e tre per Corinne Palumbo. Gian Luca Sannino si insedia col suo nuovo incarico.
Che dire, che avremmo gradito una presenza più fresca a presiedere il Consiglio? Magari, come è prassi, la presidenza sarebbe potuta andare all'opposizione, quale segno di buona democrazia, ma evidentemente anche in questa, come nella precedente amministrazione, non si è voluto rispettare questa buona consuetudine, del resto non siamo common law. D'altro canto però ci chiediamo, vista l'irruenza del consigliere Manzo e il suo poco rispetto nei confronti di chi presiedeva il Consiglio che cercava di moderare la seduta, chi lo avrebbe più arginato nella sua straripante verve?



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