giovedì 19 settembre 2013

Numero due - Lungo i Cognoli (colore blu)

Il percorso su Google Earth

Il percorso su IGM 1:25.000

Il sentiero n°2 dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, denominato “Lungo i Cognoli”, inizia da Ottaviano così come il sentiero numero uno. Ovviamente, come per gran parte dei sentieri, esistono deviazioni, alternative e, come ogni luogo vivo vuole, ingressi “secondari”. Lasciando a voi la libera iniziativa, ma consigliandovi vivamente di seguire i tracciati ufficiali e di non avventurarvi lungo percorsi a voi sconosciuti e dalla dubbia sicurezza, c’incamminiamo quindi verso questo nuovo itinerario. Segnavia del n°2


La sua durata approssimativa (soste, numero dei partecipanti e preparazione atletica influiscono molto sulla durata effettiva) è di 7 ore ed è lungo 11,5 km. Questo percorso si mostra alquanto impegnativo e non solo per la sua lunghezza. Il tracciato si presenta infatti nella sua parte alta (oltre i 1.000 m) alquanto impervio e di difficile percorribilità. La "casina gialla"

Possibile rifugio in caso di maltempo


I Cognoli, che non sono altro che il Monte Somma, l’antica caldera del più antico vulcano e che sembra superasse, in epoche remote, tranquillamente i duemila metri d’altitudine, coronano la Valle dell’Inferno ma risultano di difficile percorribilità a causa del terreno roccioso e a tratti fortemente sdrucciolevole. È necessario quindi, nell’affrontarli, essere ben coscienti di quel che si fa, attrezzati e molto, molto prudenti, soprattutto in caso di pioggia inoltre consiglierei, almeno la prima volta, di andare guidati da una persona esperta "Vincenzo"

Verso la Carcova (sul lato opposto una sciarpa indica l'arrivo del sentiero omonimo)


Anche in questo caso non mancano le alternative per i più cauti e le vedremo, man mano che se ne presenterà l’occasione, l’ubicazione.
Il percorso della cartina (IGM 1:20.000 del PNV) ha il colore viola (anche se in realtà i segnavia sono leggibili in un colore blu scuro) e almeno nell’approccio ricalcherà il tragitto del numero uno. Dopo dieci fastidiosi tornanti di strada asfaltata, vestigia di nefasti interessi sulla zona, si arriva finalmente al sentiero vero e proprio. La profumata pineta sfuma, man mano che si sale, in un bosco di lecci e castagni, ma non mancano gli ontani e le onnipresenti robinie (Robinia Pseudoacacia). La passeggiata, assai piacevole, ci condurrà, dopo circa 1.800 m. a Largo Prisco (quota 724 m) dedicato alla memoria del maresciallo della guardia di finanza Angelo Prisco, ucciso dai bracconieri nella Valle dell'Inferno nel 1995, 
(http://www.ilmediano.it/apz/vs_art.aspx?id=3995). Tornante

Prima deviazione




Delle tre strade che vi si pareranno di fronte quella di sinistra è la stessa percorsa seguendo il sentiero che porta alla Valle dell’Inferno (n°1/PNV) e che percorreremo al ritorno, quella centrale, pur non essendo un percorso ufficiale, porta comunque ai Cognoli, a quota 865 mslm. evitando alcuni dei tratti più impervi del Somma. Pur valendo la pena seguirlo, conviene rimanere nell’ufficialità e godersi tutta la bellezza dei boschi di castagno che ci condurranno fin su, tra le nuvole e respirare un po’ d’aria pura. Altro tornante

Altra deviazione


Seguendo dunque i segnavia azzurri, si svolta a destra (NORD) e ci si incammina agilmente tra la selva. A 2,63 km, sulla vostra sinistra incrocerete una casetta in mattoni di cemento con annessa cisterna, utile qualora vi imbatteste in un improvviso acquazzone. Seguendo il sentiero, immerso tra i castagni, si arriva a un bivio ostacolato da una sbarra metallica, a questo punto svoltate a sinistra per raggiungere i Cognoli, l’altra strada, a mano destra conduce ad una connessione col sentiero n°3 (Punta Nasone), assai disconnessa per via delle numerose frane.


S'incomincia ad uscire dal bosco

Capanna nel bosco (ad usufrutto bracconieri)

Scorciatoia verso i Cognoli

Il percorso che segue verso il punto panoramico e il Punto più alto dei Cognoli

Bivio verso quota 1000 m. (c.ca)

Verso il punto panoramico

Il panorama che si apre sull'Ager Nolanus


Via Marigliano

Il centro storico di Ottaviano

Discarica La Marca a Somma


E così via, a salire, accompagnati da tortore, merli e ghiandaie. Dopo 3,35 km (780 mslm) c’è un bivio, voi seguitate a tenere la destra. A 861 m, dopo 4,14 km di cammino, incontrerete sulla sinistra un secondo rifugio, più rustico e suggestivo del precedente ma sarà comunque opportuno accertarsi della sicurezza del luogo per sostarvi all’occorrenza. Ai 4,47 km mantenete la destra e proseguite tra gli aceri e gli ontani. Dopo 5,37 km sulla sinistra vi si proporrà uno splendido scorcio panoramico con Ottaviano in primo piano, San Giuseppe a destra e a sinistra uno scorcio di Ager nolanus. All’orizzonte invece si intravedono i monti di Avella, i Picentini e il Partenio. Panoramica settentrionale

In prossimità del punto panoramico

Sulla destra Punta Nasone

Il cielo si apre


Mantenendo la destra senza mai lasciare il sentiero principale si arriva, dopo 5,80 km, a quota 997m, lì incontrerete un altro bivio, a sinistra si giunge direttamente sui Cognoli con la possibilità d’affacciarsi, senza ulteriore fatica, sulla Valle dell’Inferno/Valle del Gigante. Prendendo invece la strada di destra si giunge, attraverso una riforestazione e seguendo uno steccato, sulla splendida balconata in località Ex fumarole, incorniciata dal Vesuvio e Punta Nasone e con la possibilità di intravvedere anche il golfo di Napoli.
Dopo aver intrapreso il ripido stradello che volge in alto a sinistra del sentiero si giunge finalmente ai 1.112 metri dei Cognoli di Ottaviano il punto più alto dell’escursione. Il Vesuviano



Da qui in poi bisogna prestare molta attenzione infatti, attraverso un sali-scendi di ghiaione (materiale piroclastico incoerente), instabile per sua natura, si raggiungono elevazioni più sicure ma subito dopo incontrerete un breve ma fastidioso tratto in roccia e pietra lavica dove l’uso di bastoncini da escursionismo non sarà superfluo. Dopo aver superato la summenzionata scorciatoia vi si pone l’opportunità di poter scivolare con cautela a destra, lungo la discesa di ghiaione, per proseguire poi lungo il sentiero n°1 che incontrerete a valle o proseguire verso i Cognoli di Levante che, con alterne difficoltà, degradano verso la Valle dell’Inferno. Panoramica dalle "Ex Fumarole"

Punta Nasone

Portici

Il Rifugio Imbò

La Valle dell'Inferno dalla sommità dei Cognoli











Proseguendo giù per ghiaione si giunge in un anfiteatro naturale proprio sotto i Cognoli (i "comignoli" della caldera del Somma, il perimetro del più antico e più grande Vulcano che fu), da notare, sulla vostra sinistra, il particolare arco naturale formatosi con gli scherzi che il Vulcano ha saputo fare nella sua lunga storia, cosi come più avanti ha fatto con le lave “a corda” e il crepaccio, sorta di grotta per gli amanti del brivido (Attenzione! Munitevi di casco e affrontatene con cautela la perlustrazione, la sua lunghezza, di circa 80 m, e sovrastata da una volta instabile). Il sentiero continua e ci condurrà tranquillamente, attraverso un agile percorso, allo Slargo della Legalità dove ripercorreremo lo stradello fino a quota 500.










Confine tra Somma e Ottaviano

Idem

Sul confine











Stazione della Busvia (quota 1000/lato Ottaviano)

N°1




Nel caso si seguissero il cammino dei Cognoli di Levante bisogna fare attenzione sia al percorso alquanto accidentato e alle deviazioni presenti. La prima di queste a uso cavallerizzi e ciclisti la si incontra in discesa (SUD) a quota 876 m. che scende sulla destra verso la valle dell'Inferno. Un'altra deviazione la si incontra dopo pochi metri sulla sinistra a quota 865 m. e scende invece sul versante opposto, nel bosco e raggiungerà Largo Prisco e la strada del ritorno. Proseguendo si raggiungono le lave “a corda” menzionate in precedenza (quota 843 m.) e poco distante un bivio che segnalato anche da una tavola con cartina del Parco (quota 829 m.) porta con entrambe le strade allo Slargo della Legalità (quota 829 m, purtroppo ancora conosciuto come Rifugio La Marca, rifugio che ormai non esiste più perché abusivo e abbattuto dal Parco). Il percorso di destra è il più agevole.


A questo punto la discesa dallo slargo è agevole e piacevole fino a Largo Prisco dove si riprenderà la strada intrapresa all'andata.


Scorciatoia dai Cognoli