venerdì 26 agosto 2011

mercoledì 24 agosto 2011

Malaparte



"-Non sono degno di far male a un altr'uomo- risposi a voce bassa.-Il male è una cosa sacra. Solo un essere puro è degno di far del male a un altr'uomo-.[...] Tutto quello che l'uomo dà a un altr'uomo è una cosa sporca- dissi -anche l'amore, anche l'odio, il bene, il male, tutto. Anche la morte che l'uomo dà all'uomo è una cosa sporca-.[...]-Anche il perdono è una cosa sporca-."

Da La pelle

venerdì 19 agosto 2011

Saint Veran












Cartes Postales du Vésuve

«sta davanti ai nostri occhi in modo così naturale che è quasi impossibile vederlo»
Clifford Geertz




Sul retro l'annullo dell'Eremo recante la data del 12 luglio 1912


Bella e impossibile.


Un classico,il timbro postale indica la data d'invio del 10.5.31


L'immagine è probabilmente precedente al secondo conflitto mondiale o contemporanea ad esso, ritrae sicuramente Napoli prima dei devastanti bombardamenti del porto.


Un classico del 1907



Il "re" del Vesuvio osserva i suoi sudditi.


Annullo privato della seggiovia del Vesuvio, sul retro della precedente cartolina. Probabilmente degli anni '50 (1957?).

1944


“Una ragazza in piedi sulla riva sabbiosa, là dove l’erba verde moriva nelle onde, si pettinava guardando il mare. Guardava il mare come una donna si mira in un specchio. Da quell’erba nuova, appena creata, ella nuova alla vita, ella appena nata, si mirava nell’antico specchio della creazione con un sorriso di felice stupore, e il riflesso del mare antico tingeva di un verde stanco i suoi lunghi, morbidi capelli, la sua pelle liscia e bianca, le sue mani piccole e forti. Si pettinava lentamente, e il suo gesto era già d’amore. Una donna vestita di rosso, seduta sotto un albero, allattava il suo bambino. E il seno, sporgente fuor del corpetto rosso, era bianchissimo, splendeva come il primo frutto di un albero appena sorto dalla terra, come il seno della prima donna della creazione. Un cane, accucciato presso gli uomini addormentati, seguiva con gli occhi i gesti lenti e sereni della donna. Alcune pecore brucavano l’erba, e ogni tanto alzavano la fronte, guardando il mare verde. Quegli uomini, quelle donne, quegli animali, erano vivi, erano salvi. Lavati dei loro peccati. Già assolti della viltà, della miseria, della fame, dei vizii e dei delitti degli uomini. Avevano già scontato la morte, e la discesa all’inferno, e la resurrezione”

Curzio Malaparte – La pelle

Lombrosiana figura


giovedì 18 agosto 2011

martedì 16 agosto 2011