martedì 7 gennaio 2025

“Cosa vuol dir sono una donna ormai ... “

 

Inutile appellarsi al buon senso e alla ragione, o ancor peggio alla religione, il nostro è un paese misogino, ed hai voglia di parlare di sante, madonne ed eroine; la donna, per una larga fetta degli abitanti di questo paese, rimane tale, ovvero un essere inferiore, un qualcuno, e a questo punto potremmo dire anche, un qualcosa, che deve stare al suo posto, possibilmente il proverbiale focolare, in famiglia, con i figli, a servire gli uomini e il marito.

Quindi perché, secondo costoro, queste dovrebbero andare in territori pericolosi a fare le giornaliste come Cecilia Sala? Che lascino fare ai maschi queste cose! Perché lavorare per le ONG in territori bellici come fecero Greta e Vanessa? Perché farsi rapire, arrestare, se non di peggio, quando esistono già gli uomini per affrontare le crisi del pianeta? Per non parlare poi dei riscatti e degli altri compromessi che l’agire di queste obbligherà i nostri politici ad affrontare situazioni quanto meno imbarazzanti, salvo essere uomini, maschi o marò. Nel migliore dei casi, ci si troverà davanti ad un paternalismo che lascia trasparire un atteggiamento verso le donne, nei fatti, non tanto distante da quella parte del mondo islamico che additiamo come incivile ma che mettiamo in atto nella sfera privata delle nostre case e delle nostre menti.

L’impressione forte è quella de: “se l’è andata a cercare”. In altre parole, così come una ragazza, secondo purtroppo il senso comune, merita le molestie sessuali se veste abiti succinti o passeggia in orari ritenuti non consoni per una donna in determinati contesti, ritenuti non sicuri; allora lo stesso varrà per quelle donne che decideranno di fare cose da uomini o che fino ad oggi erano appannaggio maschile.

Ecco, nonostante le leggi, talvolta anche all’avanguardia, nonostante un politicamente corretto che parifica la donna all’uomo, esiste un sostrato culturale spesso, denso, ma neanche tanto profondo, che pensa l’esatto contrario, depersonalizzando la donna, incasellandola, non sempre suo malgrado, in contesti ristretti e delimitati a ciò che tradizione comanda, cucina, famiglia e diciamocela tutta, oggetto sessuale; e se la si ama lo si fa come si ama un cane o un qualsiasi altro animale domestico, e pronti a castigarla nel momento in cui questa trasgredisce le regole e sopprimerla quando non serve più, vedasi femminicidio.

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