domenica 27 febbraio 2011
Ghiaccio vesuviano
Non sapevo se pubblicare quest'ultima foto, mi sembrava di entrare in un campo non mio, di profanare l'altrui intimità. Se l'ho fotografata, non è comunque stato per morbosità ma l'ho fatto con quel rispetto che si da anche alle immagine sacre, propio per immortalare la sacralità di un momento, come quello in cui, camminando lungo la cresta dei Cognoli, incotro con la storia, a me sconosciuta, di persone che come me amavano e amano questi luoghi. E' probabile che pubblicando quest'immagine non faccia altro che fare la stessa cosa che, i fratelli di Cosimo, erano intenzionati a fare, fermare lì la sua immagine, prolungarne il ricordo, prolungarne la vita. Scopo non dissimile da queste mie parole, da questo mio blog. Grazie
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