lunedì 10 maggio 2010
τζατζίκι
La Grecia va in crisi, in realtà da anni se ne deprecava l'economia, ma stavolta sembra proprio quella buona. Sull'onda lunga dei disastri finanziari americani, qualcuno incomincia a sostenere che il contagio greco si estenderà a mo’ di fantomatica pandemia, anche ad altri paesi europei dalle deboli economie. E così via: Spagna, Portogallo, Irlanda, addirittura la Gran Bretagna ma stranamente non l'Italia, tutte economie a rischio. Voglio essere malpensante e pormi una domanda da tipaccio poco entusiasta e dal grande scetticismo: e se qualcuno ci stesse speculando sopra?
Non sono un economista e neanche mi piacciono tanto i soldi, per lo meno non li adoro, ma il mutevole orientamento dei mercati al minimo pettegolezzo mi lascia pensare che l’economia non sia poi quella scienza esatta che tanti vogliono scimmiottare. Infatti se una semplice diceria o un errore di comunicazione può far perdere migliaia di euro alle borse, cosa accadrebbe se qualcuno volesse speculare su larga scala? Se questo qualcuno mettesse ad arte in giro la voce dello sfacelo della moneta unica, prima attraverso agenzie di stampa compiacenti e poi diffuse a macchia d’olio dagli acritici mezzi di comunicazione. E se continuasse, appoggiato dai pseudo-santoni delle finanze e sostenesse una catastrofica discesa agli inferi dell’euro con il suo fallimento o lo sdoppiamento di un Europa a due velocità finanziarie, e se lo stesso, contemporaneamente, acquistasse i titoli di stato di quei paesi prodighi e gaudenti, ormai svalutati e a buon mercato, non pensate che ora, col repentino rialzo delle borse, stia guadagnando qualcosa da tutto ciò?
Aiutatemi a capire se sono malpensante o meno.
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