CORRONO SUL TUO VISO
Corrono sul tuo viso
Una dopo l’altra:
Scivolano veloci
Come stelle cadenti!.
Cadono silenziose
E tu… non le asciughi!.
Le tue lacrime,
Calde e trasparenti,
Diluiscono
Il tuo dolore
E lo mostrano nudo,
Indifeso, inerme.
I tuoi begli occhi azzurri
E gonfi
Come laghetti alpini
Mi guardano..
E mi paralizzano.
Le tue parole spezzate, doloranti
Somigliano a quelle di un bimbo
Che, tra un singulto e l’altro,
Racconta le ragioni del suo pianto,!
Seguo il movimento del tuo capo.
Una foto la mostra
Avvolta nel suo velo di sposa.
Che botta al cuore!
Non respiro più!
”La mia figliola, dici,
Era bella, dolcissima,
Ogni notte
La cullo invocando il sonno.
Questa terra,
avvelenata
da banditi senza scrupoli
me l’ha portata via.!
Io …sono morta con lei!”
”
Taci per un po’..
Ed io vigliaccamente penso:
“Voglio andar via
Sono venuta per il registro tumori,
Non ero preparata
A questa terribile tempesta.
Tutto questo dolore…..!
Voglio andar via!”
Mi alzo, ti prendo la mano.
E poi…all’improvviso
Mi trovo abbracciata a te.
Le tue lacrime e le mie
Si mescolano e
Prendono la stessa strada,
dolenti, infelici.
Un silenzio
Pesante come pietra
Scende su di noi.
Perdonami,
non trovo le parole di conforto
Ho la gola stretta.
Ti abbraccio ancora più forte.
Vorrei ridare luce ai tuoi occhi!
Vorrei ridare vita
Alle tue mani vuote
Poi, un verso già sentito,
Ossessiona la mia mente,
Gonfia di rabbia il mio cuore
E grido
“…ma comm fann ‘a piglià suonn
Comm fann!”
Anna Rachele Ranieri
Corrono sul tuo viso
Una dopo l’altra:
Scivolano veloci
Come stelle cadenti!.
Cadono silenziose
E tu… non le asciughi!.
Le tue lacrime,
Calde e trasparenti,
Diluiscono
Il tuo dolore
E lo mostrano nudo,
Indifeso, inerme.
I tuoi begli occhi azzurri
E gonfi
Come laghetti alpini
Mi guardano..
E mi paralizzano.
Le tue parole spezzate, doloranti
Somigliano a quelle di un bimbo
Che, tra un singulto e l’altro,
Racconta le ragioni del suo pianto,!
Seguo il movimento del tuo capo.
Una foto la mostra
Avvolta nel suo velo di sposa.
Che botta al cuore!
Non respiro più!
”La mia figliola, dici,
Era bella, dolcissima,
Ogni notte
La cullo invocando il sonno.
Questa terra,
avvelenata
da banditi senza scrupoli
me l’ha portata via.!
Io …sono morta con lei!”
”
Taci per un po’..
Ed io vigliaccamente penso:
“Voglio andar via
Sono venuta per il registro tumori,
Non ero preparata
A questa terribile tempesta.
Tutto questo dolore…..!
Voglio andar via!”
Mi alzo, ti prendo la mano.
E poi…all’improvviso
Mi trovo abbracciata a te.
Le tue lacrime e le mie
Si mescolano e
Prendono la stessa strada,
dolenti, infelici.
Un silenzio
Pesante come pietra
Scende su di noi.
Perdonami,
non trovo le parole di conforto
Ho la gola stretta.
Ti abbraccio ancora più forte.
Vorrei ridare luce ai tuoi occhi!
Vorrei ridare vita
Alle tue mani vuote
Poi, un verso già sentito,
Ossessiona la mia mente,
Gonfia di rabbia il mio cuore
E grido
“…ma comm fann ‘a piglià suonn
Comm fann!”
Anna Rachele Ranieri
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