martedì 10 marzo 2009
La furia dell'elemento
Se mi vedete tanto incazzato (Oops! Innervosito) non è certo per darmi un tono, ma è quello stato d’animo che segue la nausea da impatto con la dura realtà. Tutto ciò scaturisce dagli eventi che intralciano le mie semplici e umane velleità: una vita tranquilla, la possibilità di un lavoro umile ma onesto, l’opportunità di crescere i miei figli con principi tanto elevati quanto realistici e altre simili facezie.
Sembra facile, ma non lo è, per lo meno se non si ha voglia di recitare quel copione impostoci dall’alto. Eppure non chiedo granché, non voglio un S.U.V., neanche uno schermo al plasma e neanche il quarto d’ora di celebrità, che ormai non si nega più a nessuno. L’ostacolo risulterebbe scaturire da quella piccola e apparentemente insignificante postilla definita libertà.
Ovvio che tutti siamo liberi! Viviamo in democrazia, siamo arbitri del nostro destino, e se non ci piace la tv spazzatura possiamo cambiare canale e così via con gli andanti e le frasi fatte.
Provate però ad immaginare per un attimo l’avere qualcosa di diverso, immaginate qualcosa che non v’appartiene, ma fatelo! Incomincereste ad avere un senso di imbarazzo, di fastidio, di repulsione.
Immaginate di non credere in nessuno dei due schieramenti politici principali del vostro paese, e che le altre rappresentanze neanche vi soddisfino più di tanto. Immaginate poi di avvertire la spiritualità che vi circonda, nelle piccole grandi cose della vita, ma non riuscite farla coincidere con la religione, e cercate infine di immedesimarvi in chi pur vivendo in Italia paga le tasse, non commette abusi edilizi e neanche va contromano.
Ecco vi sentireste fuori dal mondo, o in uno stato di interminabile precarietà, sempre con le valigie pronte, sempre col senso di colpa di aver troppo abusato della propria vitale libertà.
La su menzionata scatola dei desideri, nessuno la spegnerà mai, sarebbe come spegnere le nostre coscienze. Siamo talmente condizionati dalla sua presenza che qualsiasi cosa scaturisca da essa la si accetta incondizionatamente come la sua presenza nelle nostre case. O silenzio! Caro amato silenzio! Che bello alzarsi di prima mattina, soprattutto i fine settimana, quando tutti s’attardano con Morfeo più di quanto non gli sia concesso durante la settimana. E’ allora che ti rendi conto quanto prezioso sia e quante gradevoli sensazioni ti offre lontano dal chiasso mediatico e non.
La settimana scorsa durante un convegno sulla riforma scolastica ci si offriva l’ovvia opportunità di porre i nostri quesiti agli interlocutori. Solo che non tutti costoro amano il dialettico confronto, soprattutto se critico, e via con le autocelebrazioni!
S’è rifatto vivo su un forum il presidente del Parco del Vesuvio, con la sua autocelebrante e paludosa verbosità, ma anch’egli davanti ai fatti a me richiesti non risponde.
Ho scritto all’assessore al turismo della Regione Campania per avere chiarimenti sulla nuova normativa sulle guide turistiche, palesandone alcune incoerenze, ma anch’egli non risponde dal suo auto celebrativo blog!
Anche il mio preside stamattina non ha palesato la sua opinione, temeva forse di uscire allo scoperto con la sua incoerenza? E ha così deciso di nascondersi dietro il muro della normativa.
http://www.ilmediano.it/aspx/visCommenti.aspx?id=4779
http://www.claudiovelardi.it/2008/06/07/nuove-norme-per-le-guide-turistiche-e-gli-accompagnatori-turistici/comment-page-3/#comment-9312
Don't worry about the face, it's only appearance,
bye, Ciro
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